Comunicato Sindacale

La Rsu della Filiale Almaviva Calabria denuncia l’atteggiamento scorretto e antisindacale che ha manifestato la Direzione aziendale di Almaviva Spa nella vicenda dei trasferimenti che ha interessato i 7 colleghi ad oggi ancora in trasferta a Roma.

Nell’ultimo incontro tra le Rsu di Roma e  Cosenza e la Direzione  aziendale tenutosi a Roma lo scorso 2 novembre,  la Direzione aziendale ha manifestato l’esigenza di ascoltare TUTTE le sette risorse interessate al trasferimento, per poterne vagliare la fattibilità e la condivisione, e si è impegnata a confrontarsi con la Rsu dopo aver concluso i colloqui preliminari con tutti i colleghi interessati.

Ma così non è stato.

La Direzione ha accelerato il processo in modo unilaterale, comunicando ai lavoratori i tempi e le modalità di trasferimento, e soltanto ai tre colleghi che prestano servizio presso TSF.

Tale atteggiamento è evidentemente scorretto e antisindacale nei confronti della Rsu, oltre che nei confronti dei colleghi che aspettavano un colloquio con la stessa Direzione.

Pertanto, la Rsu di Cosenza, a fronte della mancanza di coerenza registrata nei comportamenti della Direzione aziendale, nonché dell’assenza di rispetto del ruolo sindacale che siamo chiamati a svolgere, legge in maniera ancora più preoccupata il percorso che si cerca di intraprendere attraverso i trasferimenti spintanei, addebitando le mosse delle Direzione ad una volontà, malcelata, di indebolire il patrimonio professionale della Filiale calabrese. Problema gravissimo che, peraltro, potrebbe avere medesime conseguenze pericolose nelle altre realtà periferiche quali Padova e Torino.

Tale volontà, se perseguita, porterà entro breve tempo ad uno smantellamento della Filiale Calabria, ovvero ad un drastico ridimensionamento in termini occupazionali ed industriali, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, a danno di tutta la forza lavoro oggi impiegata in Calabria, nonché della regione stessa.

La Rsu, a difesa di TUTTI i lavoratori che l’hanno democraticamente eletta, ribadisce la necessità di confrontarsi una volta per tutte sul concetto, a nostro avviso sacrosanto e quanto mai appropriato, che soltanto a fronte di PIÙ INVESTIMENTI ci si potrà attendere PIÙ PRODUTTIVITÀ, e che senza investimenti non ci potrà essere un futuro per la Filiale Calabria.

La gravità della situazione di stallo in cui da troppo tempo versa la Filiale Calabria è stata ed è costantemente oggetto di denuncia da parte della Rsu a tutti i tavoli sindacali, ed è stata recentemente manifestata direttamente anche all’Amministratore Delegato dott. Marco Tripi in occasione della sua visita a Cosenza, durante la quale ha espresso la volontà, ancora non realizzata, di inserire la Filiale Calabria sempre di più, e sempre più a pieno titolo, nel circuito produttivo del Gruppo.

E proprio sulla base delle aspettative di crescita, dichiarate dallo stesso vertice del Gruppo, è inaccettabile che si trasferiscano sette risorse di alto profilo professionale solo per un problema di costi di trasferta.

Se questa fosse la sola causa, saremmo pronti a confrontarci nel tentativo di rivedere i costi e di trovare le soluzioni più adeguate.

Viceversa, manifesteremmo tutta la nostra contrarietà verso scelte unilaterali e arroganti, prive di disegno industriale condivisibile e che dovessero mettere a rischio la stabilità dei livelli occupazionali presenti oggi in Calabria. E lo faremmo, unitamente a tutte le Rsu del Gruppo periferiche e centrali,  con tutte le nostre forze e in tutti i modi a nostra disposizione.

Pertanto, chiediamo ai coordinatori nazionali di FIM, FIOM e UILM (che invitiamo a mettere da parte gli argomenti di politica nazionale e a dedicarsi unitariamente alla grave situazione segnalata)  di convocare con la massima urgenza una riunione di coordinamento delle Rsu del Gruppo, per poter discutere ed assumere insieme le determinazioni necessarie a far fronte alla grave situazione in atto.

Zumpano, 12 novembre 2009

 

La Rsu Filiale Calabria