SCIOPERA CONTRO L’ARROGANZA AZIENDALE

Il 5 novembre fermati per fermarla

(intero turno)

 

Come già più volte abbiamo sottolineato, a fronte delle giuste richieste dei lavoratori l’atteggiamento dell’azienda continua ad essere ancora di chiusura e di arroganza.

A questo si aggiunge un’assoluta assenza di trasparenza, alcuna risposta e nessuna o unilaterale applicazione degli accordi sottoscritti.

Troppe sono le mancanze da parte di questa azienda

• Spostamenti del personale senza chiarezza e senza alcuna comunicazione alle RSU
• Modifica dei turni di lavoro decisa unilaterale (che sono spesso se non sempre peggiorativi),
• La non applicazione degli accordi sottoscritti:

nessuna risposta sull’estensione delle ore di lavoro

nessuna risposta sulla pianificazione degli straordinari

nessuna risposta sulla collocazione oraria (come da richiesta del lavoratore)

• Alcun riscontro alle proposte della commissione paritetica sugli orari di lavoro ( ridefinizione delle fasce in 7.00/15.00 14.30/22.00 23.00/7.15-attenzione al turno per le mamme/papà-distribuzione delle 150 ore per i lavoratori studenti)
• “Demansionamento” e riduzione del personale di staff,
• Scarsa o nessuna considerazione nelle relazioni sindacali,
• Condizioni di vivibilità sul posto di lavoro ai limiti della sopportazione,
• La scelta unilaterale dell’azienda di perpetuare i contratti co.co.pro ai vecchi lavoratori e a nuovi assunti.
• Riduzione del traffico telefonico per i lavoratori co.co.pro. a fronte di una implementazione per i dipendenti.

 

A fronte di tutto questo come organizzazioni sindacali non possiamo continuare ad attendere e dobbiamo necessariamente produrre iniziative di LOTTA.

Questa azienda non ci lascia alcuna alternativa se non quella di rispondere con un’azione forte e decisa, pretendiamo che i nostri diritti e le nostre istanze vengano rispettate:

• VOGLIAMO PIU’ SALARIO
• VOGLIAMO PIU’ ORE LAVORATE
• VOGLIAMO DEI TURNI CHE CI CONSENTANO UNA VITA DIGNITOSA
• VOGLIAMO RISPETTO ED IL RICONOSCIMENTO DELLA NOSTRA PROFESSIONALITA’

 

Chiediamo a tutti i lavoratori un’atto forte di emancipazione per far capire a questa azienda che non siamo pedine da manovrare ma individui da rispettare e con i quali bisogna confrontarsi.

 

Roma, 29 ottobre ’07

 

RSU SLC CGIL/FISTEL CISL ALMAVIVA CONTACT

RSU-RSA SLC CGIL/ UILCOM ATESIA