DIRITTO DI FAMIGLIA

 

L’incontro del 21/11 all’Unione Industriali sulla fusione Finsiel-Almaviva non ha portato i chiarimenti necessari e la discussione è stata aggiornata. Un nuovo incontro è stato fissato per il prossimo 4 dicembre.

 

Ma, prendendo spunto dall’intervento di Marco Tripi all’Almaviva Day del 30 ottobre scorso, è già possibile fare qualche riflessione sull’organizzazione della nuova Almaviva post-fusione che sarà ridisegnata in molti suoi aspetti,

 

Alberto Tripi sarà confermato nella carica di Presidente. Risponderanno a lui sia le Relazioni istituzionali (Paolo Vigevano) che l’Audit interno (Nino Bixio).  Al suo fianco ci sarà ancora Giuseppe Cuneo, in qualità di Vice-presidente “strategico”, in realtà poco più che “onorario” visto che gli verrà amputata la Direzione Sviluppo Mercato, l’unica struttura che gli era di supporto nell’attuale organizzazione.

 

In compenso Marco Tripi (oggi AD) assumerà la carica di Vice-presidente “operativo” e coordinerà la Comunicazione (Di Raimondo), il Legale (Renzetti), la Amministrazione e Finanza (Cristofori), le Risorse Umane (Scalia) e gli Acquisti (Macellari).

 

Gianni Camisa sarà il nuovo Amministratore Delegato. A lui risponderanno le direzioni Marketing (Sandei, prima dipendente da Cuneo) e Operations (Riccio) oltre all’intero settore operativo, riorganizzato nelle otto Business Unit verticali e nella Direzione IT orizzontale (a sua volta divisa in cinque Service Line). Gianni Camisa non risponderà al Presidente ma al Vice-presidente operativo.

 

Questa è la struttura che dovrebbe assumere la nuova Almaviva, mezza holding e mezza società operativa, dopo la preventivata fusione con Finsiel. 

 

Per quanto riguarda le società operative si è proceduto con la logica della dispersione: Tsf, Almaviva Finance e la nuova Almaviva Consulting risponderanno al Vice-presidente operativo, le altre all’AD. Di queste ultime, alcune (Actalis, Almaviva Sud) verranno controllate tramite le Service Line, le altre andranno sotto il controllo diretto delle BU.

 

Nella relazione di Marco Tripi all’Almaviva Day questa viene descritta come un’organizzazione “semplice, efficace e responsabilizzante”.

 

In realtà è più frammentata, scomposta e pesante di quella attuale, che pure aveva dimostrato gravi difetti di funzionamento, con l’aggravante di dover fungere da riferimento diretto anche per la parte operativa (mercato e progetti), che rischia di subire le peggiori conseguenze.

 

Colpisce la “subordinazione” dell’Amministratore Delegato al Vice-presidente operativo. Una soluzione in perfetta conformità con lo stile da “ditta di famiglia”.  

 

Dopo il retaggio del nome Al-ma-vi-va questo è un ulteriore segnale di continuità con il passato, di pessimo auspicio per un’azienda che opera in un settore dove il cambiamento è considerato uno dei fattori chiave per il successo.

 

E questa sarebbe “La Forza dei fatti” ?   VERGOGNA!

 

 

Roma, 24 novembre 2006                                                                           RSU Finsiel