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Accordo Armonizzazione 3/07/2009

Mobilità lunga e Accordi 19/02/2007

Proposta rsu per Almaviva Green

ALLINEATI E COPERTI

Ovvero: meglio svegliarsi prima che sia troppo tardi

 

 

Se qualcuno, dentro TSF, si illudeva che questa azienda potesse conservare rilevanti margini di autonomia nell’ambito di un gruppo come Almaviva, l’incontro con la Direzione di venerdì 3 novembre sgombra il campo da ogni equivoco: TSF è “allineata e coperta” rispetto alle decisioni del gruppo e “aderisce” alla decisione di schiaffeggiare (simbolicamente) le lavoratrici, i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali.

 

Infatti, la decisione di assorbire la seconda rata dell’aumento contrattuale, che è stata illustrata e motivata alla RSU nel corso dell’incontro, annuncia una svolta negativa nelle relazioni con i sindacati ed esplicita il disprezzo verso lavoratrici e lavoratori tipico di questo gruppo.

 

Del resto, questa impressione (già fondata sul rifiuto, tuttora perdurante, di discutere il Piano Industriale di Gruppo in sede ministeriale) è stata confermata dalle risposte fornite dall’azienda sugli altri due argomenti in discussione, la riorganizzazione del settore di Esercizio Sistemi e la situazione dei precari dell’Help Desk.

 

In sintesi, cosa ha detto l’azienda? Distinguiamo per argomento:

·        Assorbimento CCNL: l’aumento contrattuale è stato assorbito a tutti coloro che disponevano di un SuperMinimo Individuale, superiore agli importi della rata, di origine assorbibile (cioè non derivante da contrattazione collettiva integrativa), cioè a 450 persone su 700. “Tsf ha aderito” a questa decisione di Almaviva per ridurre i costi (a fronte di margini presunti per il 2006 inferiori al budget previsto) e per restare competitivi rispetto alle aziende concorrenti.

·        Esercizio Sistemi: la riorganizzazione del settore è stata fatta per ottenere la certificazione secondo la metodologia ITIL, cambiando solo il nome alle strutture esistenti (pressocchè invariate), “un po’come si è fatto qualche anno fa quando si sono cominciate a chiamare Station Wagon le Giardinette” (testuale). Comunque, rispetto alla metodologia, siamo talmente in linea da essere utilizzati come metro di paragone dalle aziende certificanti.

·        Precari Help desk: è stata fatta una proroga di un mese del servizio 892021 allo scopo di concludere una trattativa con ferrovie che porti ad un rinnovo “di poco più di un anno”, il che consentirebbe alle piccole aziende fornitrici di assumere i precari.

 

La nostra risposta non può limitarsi a quanto già affermato in sede d’incontro, che pure ribadiamo per punti:

·        L’assorbimento contrattuale è un furto che comporta risparmi aziendali minimi nell’immediato (circa 175 mila euro[1] l’anno, pari a meno di 2 dirigenti neo assunti nella Holding Almaviva) e danni ingenti nel futuro per i dipendenti, come mostra la tabella seguente. La tabella, in cui le colonne degli anni rappresentano gli importi totali che verranno riassorbiti nel tempo indicato e la colonna superminimo indica 4 diverse quantità di riferimento, è costruita nell’ipotesi di un aumento medio annuo CCNL di 50 € totalmente assorbito:

 

 

 

SUPERMINIMO

10 ANNI

15 ANNI

20 ANNI

€ 100

€ 10.131

€ 14.006

€ 17.060

€ 200

€ 18.130

€ 26.080

€ 32.370

€ 300

€ 23.955

€ 36.222

€ 45.930

€ 400

€ 27.728

€ 44.432

€ 57.741

 

·        TSF non ha problemi né di spese né di entrate ma, nel caso fosse necessario, l’elenco delle spese superflue da tagliare prima di assorbire gli aumenti contrattuali è molto lungo.

·        La riorganizzazione dell’Esercizio Sistemi, così come la ristrutturazione edilizia di Scalo Prenestino, è un tipico esempio di fumo negli occhi dei clienti per nascondere la realtà di un’azienda attrezzata molto per le emergenze e poco per la vita quotidiana ancor meno per il futuro, come hanno affermato anche i docenti dei corsi di presentazione ITIL, pateticamente smentiti al tavolo di venerdì.

·        Le risposte fornite da TSF all’esigenza dei precari di superare una situazione di gravi irregolarità nei rapporti di lavoro, è assolutamente insufficiente perché non considera il periodo pregresso, non offre garanzie a chi lavora da anni per TSF e Ferrovie e permette alle aziende fornitrici di continuare ad eludere le loro responsabilità.

 

E’ necessario dare all’azienda TSF e al gruppo Almaviva la risposta che si meritano, per affermare con forza che:

1.     C’è bisogno di un Piano Industriale e tale piano va discusso col Sindacato, nazionale e aziendale, per migliorare l’organizzazione del lavoro e l’efficienza delle aziende;

2.     Una politica basata sul lavoro precario, i tagli ai salari, gli incentivi alle dimissioni e gli appoggi politici non porta l’azienda allo sviluppo ma all’avvitamento nella crisi.

3.     Va riconosciuto e rispettato il lavoro di tutte le donne e gli uomini che operano nelle nostre aziende, perché senza le capacità e le professionalità che essi esprimono ogni giorno non c’è padrone o management che possa condurci sulla via dello sviluppo.

 

Prepariamoci tutti alla prossima grande giornata di mobilitazione del gruppo Finsiel-Almaviva per conseguire questi obiettivi.

 

 

10 Novembre 2006                                                       RSU TSF



[1] 30 € per 13 mesi per 450 persone

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