Fiom-CGIL: il 25 giugno sciopero generale
I metalmeccanici e le metalmeccaniche in lotta per il lavoro e i diritti
il 25 giugno
contro l’arroganza di Fiat e Confindustria
che con gli accordi separati e il ricatto occupazionale, come si vuole imporre a Pomigliano, vogliono
cancellare leggi e diritti indisponibili, distruggere con le deroghe il Contratto nazionale e lo Statuto dei
lavoratori, intensificare lo sfruttamento e annullare la contrattazione e il diritto costituzionale allo
sciopero.
contro la manovra del Governo
che fa cassa sulle spalle dei lavoratori, che colpisce i salari e impedisce la contrattazione, allunga l’età
pensionabile di 5 anni per le donne nei settori pubblici, blocca la pensione per 12 mesi per tutti
anche per coloro che hanno 40 anni di versamenti, non salvaguarda le condizioni di pensione
nemmeno per chi è già in mobilità, priva i cittadini di servizi essenziali tagliando i finanziamenti agli
enti locali, alla scuola, ai trasporti, alla sanità e alla ricerca.
Questo senza toccare minimamente i ricchi, l’evasione fiscale, i veri sprechi della spesa pubblica.
contro la nuova legislazione del lavoro
che prepara la cancellazione dello Statuto dei lavoratori a partire dall’articolo 18, che con la
certificazione imporrà condizioni individuali in deroga ai contratti, che, con l’arbitrato, costringerà i
lavoratori nel momento stesso dell’assunzione a rinunciare a ricorrere al giudice nella difesa dei loro
diritti.
per la difesa dell’occupazione, dei salari, dei diritti
per il Contratto nazionale
per l’estensione degli ammortizzatori sociali
per il blocco dei licenziamenti
perché paghino i ricchi e gli evasori fiscali
per lo Statuto dei lavoratori
per il diritto di sciopero e per difendere la Costituzione della Repubblica