FORMAZIONE PROFESSIONALE
FORMAZIONE PROFESSIONALE
ALMAVIVA 4.0 PUNTA SULLE “PILLOLE FORMATIVE” !
PREMESSA: il CCNL 2017-2019 (accordo tra Fim-Fiom-Uilm e Federmeccanica) ha stabilito il diritto soggettivo di ogni dipendente ad avere 24 ore (3 giorni) di formazione nel triennio. Forse poco, ma comunque un primo passo per il diritto alla formazione continua, strumento indispensabile per non perdere il passo rispetto alle innovazioni tecnologiche dell’industria ICT.
UN’AZIENDA VIRTUOSA: un’azienda virtuosa e attenta alle opportunità avrebbe chiesto (o indicato) a tutti i responsabili (applicativi, tecnici e amministrativi) di programmare 3 giorni di corso nel triennio (uno all’anno!), per corsi di tutti i tipi: tecnologie innovative, diffusione delle conoscenze di nicchia, nuovi prodotti o metodologie, corsi di tipo economico, capacità comunicative e relazioni col cliente, gestione di progetti, ecc.
LA NOSTRA AZIENDA: Almaviva invece, non curante dell’opportunità, ha seguito le consuete procedure, che vedono la formazione come uno strumento negletto e sempre subordinato alle esigenze economiche di progetto e alla discrezionalità dei responsabili, i quali la usano solo per alcuni e non come utile elemento di crescita per tutti.
RISULTATI: i risultati conseguenti sono esplicitati nella tabella che segue (arrivata con 5 mesi di ritardo rispetto a quanto stabilito dal Contratto) che evidenzia come il 45% del personale non ha fatto alcun giorno di formazione, e circa il 60% ne ha fatto un numero insufficiente rispetto a quanto stabilito dal Contratto Nazionale.
LA SOLUZIONE GENIALE: non contenta di questo quadro desolante, l’azienda, per risolvere il problema dell’inadempienza contrattuale, ha comprato e messo a disposizione dei dipendenti, “un pacchetto di 96 titoli, definiti pillole formative”: un pacchetto di 96 pillole di circa 15 minuti l’una! (15 * 96 = 24 ore) E’ così che si rispetta il diritto alla formazione per quasi la metà dell’azienda: si fa l’industria 4.0 col Bignami!!!
SOLUZIONI ALTERNATIVE: la RSU ha ovviamente espresso tutta la propria insoddisfazione e ha chiesto all’azienda di rendersi disponibile, in alternativa all’uso delle “pillole”, a tre soluzioni diverse:
- autorizzare la fruizione di corsi esterni su proposta dei dipendenti in base alle procedure previste dal CCNL (2gg a carico dell’azienda e 1gg a carico del dipendente);
- autorizzare corsi interni (seminari o riunioni a carattere formativo) proposti dai dipendenti e concordati con i propri responsabili, per diffondere nei gruppi conoscenze già presenti in modo parcellizzato.
- autorizzare la frequentazione di corsi proposti dal sindacato, per un numero massimo di 3gg, inerenti materie economiche o sociali di natura sindacale;
CONCLUSIONI: l’azienda si è resa disponibile ad esaminare le eventuali proposte, compatibilmente con i costi e le risorse economiche disponibili. La RSU provvederà a illustrare, nelle prossime assemblee o in appositi comunicati, le modalità con cui proporre i corsi in alternativa alla sconfortante soluzione delle “pillole formative”.
9 Maggio 2019 RSU ALMAVIVA ROMA