RSU Finsiel – Comunicato di venerdì 16 ott 2009
UN ACCORDO SEPARATO ILLEGITTIMO
CHE SVALUTA IL SALARIO, IL LAVORO
TOGLIE DIRITTI E NON DIFENDE L’OCCUPAZIONE
FEDERMECCANICA E FIM E UILM NON HANNO VOLUTO SENTIR RAGIONE
L’accordo separato, firmato oggi a Roma, si conferma, oltreché illegittimo, un danno per le
lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici ed un atto distruttivo delle relazioni sindacali e sociali nel
nostro Paese.
E’ UN ACCORDO ILLEGITTIMO
sia perché sul piano normativo il CCNL unitariamente conquistato nel 2008 è in vigore fino a tutto
il 2011, sia perché Fim e Uilm sono due organizzazioni sindacali minoritarie nel settore
metalmeccanico, che non hanno avuto il mandato democratico delle lavoratrici e dei lavoratori.
L’ACCORDO SEPARATO E’ UN DANNO
PER LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI PERCHÉ:
non affronta in alcun modo il bisogno primario di difendere qui ed ora tutti i posti di lavoro
dall’ondata di licenziamenti e riorganizzazioni annunciate da tutte le imprese per affrontare la
crisi.
Federmeccanica e Fim e Uilm hanno rifiutato di discutere della proposta della Fiom di bloccare
i licenziamenti per 2 anni, di richiedere congiuntamente al Governo l’estensione degli
ammortizzatori sociali a tutte le imprese e per tutte le forme di lavoro, di richiedere al Governo
di collegare i sostegni pubblici al mantenimento dell’occupazione e degli stabilimenti in Italia.
Il Fondo di sostegno al reddito definito nell’accordo separato è una vera e propria foglia di
fico, intanto perché entrerebbe in vigore solo nel 2012 (tra due anni e mezzo), è condizionato al
fatto che il Governo assicuri benefici fiscali e non è assolutamente ancora definito a chi, come,
quanto e perché dovrebbe essere eventualmente erogato.
Programma la riduzione del valore reale dei salari: 110€ lordi al V° livello scaglionati in 3 anni
equivalgono a 66€ netti scaglionati in 3 anni.
Nel 2010 ad un 3° livello (es. operaio alla catena di montaggio o un operatore di un call center)
l’aumento netto previsto è meno di 15€ netti mensili.
Inoltre è stato cancellato il valore del punto con cui definire gli aumenti ed è stata adottata una
nuova base di calcolo (che sarà utilizzata anche per i futuri aumenti) che è quella peggiorativa
per i metalmeccanici definita nell’Accordo Interconfederale separato non firmato dalla CGIL.
Siamo di fronte al più basso rinnovo economico del CCNL che si ricordi.
Inoltre un metalmeccanico coinvolto nella Cassa integrazione non percepirà nessun euro
dell’aumento definito.
Recepisce integralmente l’accordo separato del 15 aprile del 2009 imposto da Governo e
Confindustria e non firmato dalla CGIL. Ciò significa che in fase di stesura Federmeccanica e
Fim e Uilm recepiranno tutti gli aspetti peggiorati e limitativi della libertà e dell’autonomia
negoziale nei luoghi di lavoro (dalla derogabilità del CCNL, fino all’introduzione dell’arbitrato
e delle sanzioni verso le RSU).
Di fatto anziché estendere e qualificare la contrattazione aziendale l’accordo separato apre la
strada all’indebolimento del Contratto Nazionale che nello stesso tempo diventa strumento per
limitare l’azione negoziale nelle fabbriche ed il diritto alla contrattazione collettiva.
L’ACCORDO SEPARATO
È UN ATTO DISTRUTTIVO DELLE RELAZIONI
perché si vuole imporre ai metalmeccanici un accordo di minoranza che ha valore per tutti, in
quanto, Federmeccanica, per convenienza ne estende unilateralmente l’applicazione a tutte le
lavoratrici e a tutti i lavoratori.
SOLO LA DEMOCRAZIA PUO’ RECUPERARE
UNA PERICOLOSA ROTTURA
La Fiom richiede a Fim e Uilm di convocare un regolare referendum tra tutte le
metalmeccaniche i metalmeccanici per la validazione dell’accordo separato
Il Contratto Nazionale non è di proprietà di nessuno, ma è un diritto delle lavoratrici e dei
lavoratori.
SIANO LE METALMECCANICHE E I METALMECCANICI
A DECIDERE SUL LORO CONTRATTO
LA FIOM È PRONTA A RISPETTARE
QUALSIASI ESITO DEL VOTO
FIOM-CGIL NAZIONALE