ORGANIZZAZIONE, PERCORSI PROFESSIONALI E CARICHI DI LAVORO
ORGANIZZAZIONE, PERCORSI PROFESSIONALI
E CARICHI DI LAVORO
L’avvio di nuove attività, principalmente collegate all’ambito SPC, e il buon esito dei corsi collegati al Fondo Nuove Competenze stanno favorendo un significativo riassorbimento delle insaturazioni.
Si tratta sicuramente di un fatto positivo anche se, in diversi casi, si tratta di attività BPO e va verificato il contenuto professionale delle diverse allocazioni, anche per capire quali siano le possibili prospettive.
Oltre a questi aspetti, di tipo generale, se ne possono evidenziare altri più specifici, come è il caso dell’area di Corporate e del progetto e-proc di Consip.
Nel primo caso, l’Azienda sta intensificando gli interventi. Si parte dalla riorganizzazione del centro di segreteria per l’alta dirigenza al fatto che molte persone sono state messe in uscita dai propri gruppi di lavoro nonostante siano pienamente occupate, spesso in presenza di pesanti carichi di lavoro.
Sull’ufficio di segreteria “centralizzato” l’Azienda aveva assicurato che ne avremmo parlato anche per verificarne gli aspetti organizzativi e le eventuali implicazioni di tipo contrattuale: ancora non si è dato seguito a questo impegno.
Sulla riduzione dell’organico dello Staff: dovrebbe rispondere all’esigenza di aumentare le allocazioni su attività fatturabili ma non è chiaro se, contestualmente, si avvieranno percorsi professionali diversi e duraturi.
Inoltre, la dimensione di questa operazione trasversale, rischia di compromettere la capacità di fare fronte alle normali scadenze, svuotando i gruppi di competenze acquisite nel corso degli anni. Le modifiche all’organizzazione e la conseguente redistribuzione di parte delle attività non appaiono risolutive ma, piuttosto, prefigurano lo spostamento dei carichi di lavoro su altre aree, con conseguenze negative non ancora misurabili ma prevedibili.
Il caso del progetto e-proc di Consip presenta numerose criticità organizzative. E’ richiesto un orario di servizio molto ampio (lun-ven 7-22; sab 8-15) che difficilmente può essere gestito senza un’opportuna turnazione e che, anche per questo, esigerebbe un adeguato supporto a livello di organico che, invece, continua a essere assolutamente (e pericolosamente) inadeguato. Gli accordi prevedono per questi casi un incontro preventivo con la RSU per l’informativa e le necessarie verifiche. Abbiamo segnalato la delicatezza del progetto fin dal suo inizio ma, ad oggi, l’Azienda non si è ancora resa disponibile ad approfondire la situazione.
Nel verbale di riunione del 17 giugno 2021, quello che sanciva la proroga del Contratto Integrativo aziendale fino al 31 marzo 2022, si stabiliva di monitorare le “prospettive di eventuali conseguenti allocazioni previsti dagli accordi siglati sul Fondo Nuove Competenze” nonostante la coincidenza con la fase di rinnovo della RSU.
Tutte le situazioni che abbiamo citato sono cambiamenti organizzativi che avranno conseguenze rilevanti sul percorso professionale delle persone coinvolte, sulla distribuzione dei carichi di lavoro ed infine, sull’efficacia stessa delle soluzioni che l’Azienda sta percorrendo.
Ribadiamo la nostra disponibilità a confrontarci concretamente nel merito il prima possibile.
Roma, 19 ottobre 2021 Coordinamento RSU Almaviva SpA