Situazione economico-finanziaria del Gruppo Almaviva Debito, ergo sum
Situazione
economico-finanziaria del Gruppo Almaviva
Debito, ergo sum
on questo comunicato iniziamo a rivolgere l’attenzione allo Stato Patrimoniale del Gruppo Almaviva, con riferimento agli ultimi tre anni.
(dati in mln di €) | 2019 | 2018 | 2017 | |
ATTIVITA’ (impieghi ed investimenti) |
Usi correnti (entro 12 mesi) | 618,4 | 530,2 | 500,8 |
Usi non correnti (più di 12 mesi) | 225 | 167,7 | 168,6 | |
Totale attività | 843,4 | 697,9 | 669,4 | |
PASSIVITA’ (Fonti di finanziamento) |
Fonti correnti (entro 12 mesi) di cui |
441,7 | 361,2 | 348,2 |
Debiti finanziari | 34,3 | 14,3 | 12 | |
Fonti non correnti (più di 12 mesi) di cui |
383,2 | 330,7 | 312,9 | |
Capitale proprio | 20,9 | 8,6 | 10,8 | |
Debiti finanziari | 322,5 | 274,9 | 251,1 | |
Totale passività | 824,9 | 691,9 | 661,1 | |
Rapporto attività/passività correnti | 1,40 | 1,47 | 1,44 | |
Rapporto passività/attività non correnti | 1,80 | 2,02 | 1,92 |
Questi dati, da un lato consentono di evidenziare alcuni aspetti positivi/in miglioramento:
- il prestito obbligazionario del 2017 ha consentito di ristrutturare la situazione finanziaria ereditata dagli anni precedenti, sbilanciata a causa della situazione debitoria verso le banche, i fornitori, il fisco, ecc;
- il rapporto tra gli usi correnti e i finanziamenti di breve periodo (fonti correnti) si attesta nel triennio tra 1,4-1,5 connotando un contesto di liquidità accettabile;
- il rapporto tra i finanziamenti di medio/lungo periodo (fonti non correnti) e gli impieghi non correnti, seppur in calo, rimane su un valore (1,80) che indica una copertura soddisfacente; resta comunque critica la composizione delle fonti non correnti, decisamente squilibrata verso i debiti.
dall’altro mettono in evidenza le seguenti criticità:
- carenza strutturale di capitale proprio, evidenziato dal basso valore del rapporto percentuale tra il capitale proprio e il “Totale passività” (2,5% nel 2019, 1,2% nel 2018 e 1,6% nel 2017);
- alto livello di indebitamento: i debiti finanziari non correnti passano da 251 a 322 mln di euro e quelli finanziari correnti da 12 a 34,3 mln di euro con la presenza di un flusso di interessi passivi di 35 milioni nel 2019, di 30 milioni nel 2018 e di quasi 34 milioni nel 2017.
Senza esprimere giudizi definitivi appare evidente che l’esposizione finanziaria legata alla nascita del Gruppo e la carenza di capitali propri hanno reso necessario l’oneroso prestito obbligazionario; la nuova situazione debitoria, se da un lato permette ad Almaviva di “respirare” dal punto di vista finanziario (ma ricordiamo che il problema andrà nuovamente affrontato nel 2022), dall’altro limita la possibilità di intraprendere e rafforzare politiche di innovazione su tecnologie, prodotti e servizi e di valorizzazione/riconoscimento della professionalità dei dipendenti, che possano aiutare l’azienda a rispondere ai mutamenti di un mercato sempre più competitivo.
Correggere questa “debolezza” sarebbe doveroso, anche come segno di rispetto verso le lavoratrici e i lavoratori per i sacrifici fatti in questi anni.
24 luglio 2020 Coordinamento RSU Almaviva SpA