VERSO PARIGI 2015 – Perchè una Coalizione Clima
VERSO PARIGI 2015
Oggi è la prima delle tre giornate (23, 24 e 25 ottobre) di mobilitazione nazionale, con eventi che si svolgeranno in un gran numero di città per raggiungere un doppio obiettivo:
- informare e sensibilizzare cittadini, studenti, lavoratori ma anche istituzioni e amministratori sulla importanza della Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima (COP21) che si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre
- stimolare la partecipazione attiva alla mobilitazione contro i cambiamenti climatici e preparare la Marcia Globale per il Clima che si terrà a Roma il prossimo 29 novembre, in contemporanea con centinaia di piazze in tutto il mondo
Già da molti anni la nostra Rsu è impegnata sui temi ambientali ed energetici (il progetto Almaviva Green è stato avviato nel 2009) e, a partire dai positivi risultati ottenuti in azienda, abbiamo ampliato questo impegno, organizzando e partecipando a numerose iniziative a Roma e in altre città.
In coerenza con questo percorso siamo tra i promotori della Coalizione Clima Italia, insieme tanti altri gruppi e associazioni, da quelle più grandi e più conosciute (Legambiente, Greenpeace, WWF, ARCI, ACLI, Sbilanciamoci, sindacati e associazioni studentesche) a quelle locali o più piccole, tra cui anche noi.
Il 29 novembre, subito prima dell’inizio della Conferenza di Parigi, si svolgerà la Marcia Globale per il Clima. A Roma, per la manifestazione italiana, stiamo organizzando una giornata ai Fori Imperiali, con un corteo nel pomeriggio e un concerto serale al Colosseo.
Invitiamo tutti a partecipare alle iniziative che verranno messe in campo in questo mese che ci separa dall’inizio della conferenza di Parigi.
Alla Coalizione Clima Italia si può aderire anche individualmente
Per aderire e seguire tutte le iniziative http://www.coalizioneclima.it/
Roma, 23 ottobre 2015 RSU Almaviva Roma
Perché una Coalizione Clima in vista della COP21
I cambiamenti climatici rappresentano un’emergenza globale e locale che mette a rischio la vita di persone, specie ed ecosistemi. In pericolo c’è la sicurezza di intere popolazioni, in ogni area del pianeta e si pongono, esplicitamente, oggi nel mondo, questioni di giustizia climatica. Esse sono legate a costi economici crescenti e all’aggravamento delle condizioni di povertà, a difficoltà sempre maggiori nell’accesso all’acqua, alla riduzione della produzione agricola che mette a rischio la sicurezza alimentare, a nuovi motivi di conflitto e di fuga.
Per questo, oggi, la società civile è chiamata a una mobilitazione collettiva che accompagni i negoziati per il clima nella prossima Cop21 di Parigi. Noi, come Coalizione italiana per il Clima, porteremo al tavolo dei negoziati le nostre richieste.
Chiediamo che dalla Cop21 di Parigi scaturisca un accordo equo, legalmente vincolante, che consenta di limitare il riscaldamento globale al di sotto di 2°C e acceleri la transizione verso la decarbonizzazione.
Chiediamo un accordo ancorato alle indicazioni della Comunità scientifica e proiettato verso obiettivi ambiziosi che includano impegni vincolanti di riduzione delle emissioni e lo spostamento di investimenti pubblici e privati dai combustibili fossili a uno sviluppo sostenibile e sicuro per il clima.
Chiediamo un accordo che impegni a costruire una resilienza climatica e che garantisca subito assistenza a quanti già subiscono l’impatto del cambiamento climatico. Le responsabilità comuni e il principio di equità siano quindi perno dei negoziati per il clima, perché l’accordo di Parigi 2015 assicuri opportunità migliori alle popolazioni povere o impoverite e un futuro certo alle persone e alle comunità che già oggi sono vittime degli effetti del cambiamento climatico. Allo stesso modo, l’accordo di Parigi 2015 sancisca il principio dell’equità intergenerazionale, che impone di consegnare questo Pianeta alle generazioni future in condizioni non peggiori rispetto a quelle in cui lo abbiamo ereditato.
E’ necessario agire insieme, agire in fretta, agire in modo efficace per vincere la sfida contro il cambiamento climatico, da cui dipende la sopravvivenza del Pianeta come lo conosciamo e della stessa civilizzazione umana.