FORTE E CHIARO
FORTE E CHIARO
Il successo dello sciopero di ieri, dopo la straordinaria partecipazione alle assemblee, è un messaggio forte e chiaro per l’azienda e non solo.
L’adesione allo sciopero è stata molto alta e ha superato largamente l’80% in tutte le sedi coinvolte (Milano, Torino, Padova, Genova, Bologna, Firenze, Roma e Cosenza), con punte superiori al 90%.
Si è trattato della prima iniziativa ed è stato l’avvio dello stato di agitazione.
Per l’azienda, per gli azionisti, per le banche e anche per quelli che ieri non hanno scioperato, ricordiamo le ragioni della nostra lotta:
- chiediamo un piano industriale credibile (e non scritto nel libro dei sogni…) con obiettivi chiari e azioni efficaci e coerenti, su cui impegnare tutta l’azienda, non solo nelle linee generali ma anche e soprattutto nella loro applicazione pratica; il piano deve salvaguardare l’integrità aziendale, l’occupazione e i siti produttivi
- le azioni mirate alla crescita devono essere esplicitate all’interno del piano industriale in modo da consentirne la verificabilità, perché senza una prospettiva di sviluppo ogni taglio dei costi sarebbe inutile
- la riduzione dei costi non deve puntare solo al costo del lavoro ma va realizzata attraverso una serie di interventi di portata più generale e secondo una logica di coerenza e trasparenza (non si può tagliare con una mano e sperperare con l’altra!)
- in quest’ottica deve essere garantita la prosecuzione del Contratto di Solidarietà anche dopo il 29 marzo 2013
- la disdetta unilaterale degli accordi è un atto grave e inaccettabile che ci riporta a periodi bui della nostra storia aziendale; oltre alla mobilitazione generale, gli uffici legali delle OOSS nazionali sono già stati attivati per definire le più opportune iniziative giudiziarie
- la trattativa, oggi molto più difficile a causa della disdetta unilaterale degli accordi, deve riprendere nel rispetto di due principi generali:
- armonizzazione tra gli accordi Almaviva, ex TSF ed ex Almaviva Finance (per operare in condizioni di equità)
- eventuale congelamento parziale degli istituti contrattuali (per favorire il superamento della fase di emergenza), evitando la decurtazione della prima riga delle buste paga.
Per tutto questo abbiamo scioperato ieri
e su questi obiettivi continua la nostra mobilitazione
Roma, 20 dicembre 2012 RSU Almaviva Roma