RSU Finsiel – Comunicato di mercoledì 06 dic 2006

 

 

 

 

CALL CENTER: ASSEMBLEA NAZIONALE DELEGATI SLC – CGIL CONTRO COS

 

 

L’assemblea nazionale dei delegati e delle strutture di SLC-CGIL del gruppo COS denuncia le gravissime condizioni in cui si trovano tutti i lavoratori del gruppo: tempi indeterminati con turni massacranti e part-time di 4 ore dal salario misero; assenza di qualsivoglia valorizzazione professionale e mancanza di aumenti di livello; continuo sfruttamento di lavoratori precari (a progetto e in somministrazione) che vanno stabilizzati tutti con criteri di priorità certi ed oggettivi; spostamento di lavoratori e commesse (anche all’estero) da uno stabilimento all’altro che rendono ancora piu’ incerta e precaria la condizione di migliaia di lavoratori.

 

Il tutto in un contesto di relazioni industriali basato sulla sistematica discriminazione degli iscritti e simpatizzanti CGIL, in pieno “stile asiatico”.

 

E’ in questo clima che sono maturati gli ultimi gravissimi fatti di Catania e Napoli: lavoratori a progetto delegati CGIL e non confermati (a Catania) e lavoratori assunti in apprendistato e non confermati nonostante gli accordi (a Napoli), diversi dei quali candidati per la CGIL.

 

L’immediata riassunzione di questi lavoratori la precondizione per poter iniziare qualunque trattativa con l’azienda. E sarà per noi il primo punto all’ordine del giorno dell’incontro tra Sindacati e Azienda il prossimo 12 dicembre. Anche per una questione di credibilità per un’impresa che dichiara di voler stabilizzare migliaia di precari ed intanto licenzia apprendisti presenti in azienda da diversi anni.

 

L’assemblea nazionale, nello specifico del “caso Atesina”, conferma quanto già dichiarato dal segretario generale Guglielmo Epifani e dalla segreteria nazionale SLC-CGIL, ovvero sia che, pur nelle more della sospensione decisa dal TAR, tutti i lavoratori devono essere assunti a tempo indeterminato come già indicato dagli ispettori del Ministero del Lavoro, in applicazione della circolare Damiano.

 

L’assemblea nazionale ha deciso inoltre di mettere da subito in campo tutte le azioni possibili per il rispetto delle norme sulla salute e sicurezza, violate dal gruppo COS. La SLC – CGIL chiederà, tramite i nostri delegati per la sicurezza, visite ispettive da parte delle aziende sanitarie. Per la SLC – CGIL infatti la buona occupazione vuol dire lavoro stabile ed in piena sicurezza.

 

L’assemblea ha dato mandato alla Segreteria Nazionale della SLC – CGIL di verificare, sui punti definiti dalla piattaforma licenziata, le possibili convergenze con FISTEL-CISL e UILCOM-UIL nonché di definire le forme più efficaci di lotta a sostegno della vertenza nazionale. Anche richiamando alle proprie responsabilità le grandi imprese committenti, a nome delle quali, i lavoratori COS rispondono al telefono. Delle condizioni occupazionali di questi lavoratori i grandi committenti pubblici e privati non possono disinteressarsi.

 

 

 

Roma, 6 dicembre 2006