RSU Finsiel – Comunicato di venerdì 05 ago 2005
Sorprenderse, extrañarse, es comenzar a entender
(sorprendersi, stupirsi, è cominciare a capire)
Josè Ortega y Gassett
CHE DISDETTA !!!
La prima reazione è stata di stupore.
Quando abbiamo saputo che l’azienda aveva comunicato la disdetta degli accordi di Banksiel (e, oggi, di Carisiel) eravamo appena entrati in sede e stavamo cominciando a ragionare sull’incontro del giorno prima. E la nostra reazione, prima ancora che di rabbia, è stata di stupore.
Eppure siamo abituati ad aspettarci di tutto, sappiamo bene che cos’è una disdetta e le solite voci di corridoio si erano fatte già sentire.
Tutti sapete che per noi l’incontro al Ministero era importante.
E conoscete bene le nostre principali preoccupazioni:
· la vendita a Cos è avvenuta al termine di una trattativa come minimo opaca;
· le conseguenze delle politiche attuate da Telecom pesano sul presente e sul futuro di Finsiel;
· non ci sono garanzie sul mantenimento dell’integrità del gruppo;
· le risorse economiche del nuovo gruppo Cos+Finsiel sono limitate;
· l’integrazione delle attività tra Cos e Finsiel, il riposizionamento sul mercato, lo sviluppo di una nuova offerta (tutte le cose dette e ridette dall’ingegner Tripi) richiedono impegno e investimenti notevoli; …
Nonostante le preoccupazioni, i dubbi e la rabbia per il ritardo con cui l’incontro era stato convocato, tutti noi – strutture sindacali e delegati RSU – siamo andati al Ministero con spirito positivo e costruttivo.
Per cercare di capire, prima di tutto.
Ebbene, non solo non c’è ombra di piano industriale e le cose dette dalla nuova proprietà sono ancora a un preoccupante livello di vaghezza (eppure, dall’assegnazione a Cos, sono passati più di cinque mesi!), ma addirittura è stata nascosta alla delegazione sindacale e ai rappresentanti del Ministero una iniziativa unilaterale che proprio in quello stesso giorno la nuova proprietà stava mettendo in atto.
Ci sembra di assistere a una storia già vista: da una parte il taglio dei costi (a spese dei lavoratori) dall’altra nessun piano di rilancio.
A questo punto le parole servono a poco. Questa è la situazione e con questa dobbiamo confrontarci. Settembre è vicino. E già sappiamo che cosa ci aspetta.
Roma, 5 agosto 2005 RSU Finsiel